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288 francesco gnecchi

proposto di scrivere intorno ai Contorniati, la parte descrittiva, la quale riesce pure amplificata assai di quanto me l’ero da principio proposta. Modificate le idee, ne seguì necessariamente la modificazione del modo e della misura di questa descrizione.

In relazione a quanto esposi nel primo articolo, parmi che l’interesse in tale argomento debba piuttosto trovarsi nella conoscenza dei Contorniati sotto l’aspetto delle serie, non accordando che un’importanza secondaria a qualche novità o varietà non peranco descritta.

Per ricostituire le varie serie ossia i varii giuochi, sarebbe necessario di conoscere tutti i Contorniati che stanno nelle diverse collezioni pubbliche e private e conoscerli in tutti i loro elementi, dimensioni, tipi di fabbricazione, con una esattezza che fin qui non fu mai usata, aggiungendo cioè alla descrizione di ciascun pezzo il diametro — importantissimo per determinare le diverse emissioni — e anche il peso, elemento meno importante in questa serie che in quelle delle monete, ma pure non trascurabile, distinguendo per di più i pezzi fusi dai coniati.

Certo io non vorrò qui esagerare l’importanza della cosa. L’interesse sarà sempre assai relativo, trattandosi di monumenti che non appartengono alla storia, se non indirettamente, ma piuttosto alla curiosità. Tuttavia, nulla è trascurabile di ciò che può in qualunque modo gettare un po’ pili di luce sulla vita intima della società romana. 11 carattere poi numismatico che rivestono almeno superficialmente questi piccoli monumenti, l’antichità che conferisce loro una certa dignità, di cui sicuramente non godevano al loro tempo, possono essere motivi sufficienti per farmi perdonare se, abbandonando la prima idea di dare la semplice lista dei pochi pezzi inediti o varianti, io ho creduto pili opportuno di dare la completa