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72 ercole gnecchi

Carlo, e nel rovescio lo stemma Gonzaga. L’autore dice di non conoscerne il peso e la crede uno di quei doppii fiorini di cui parla il Lotti1.

Nessun documento è rimasto di questa piccola zecca. Non si sa anzitutto in virtù di qual privilegio Carlo Gonzaga abbia coniato moneta. S’ignora poi se in Solferino vi fosse realmente una zecca, o se, come pare più probabile, Carlo facesse battere queste sue monete in Mantova, o in Venezia, o altrove a nome di questo suo feudo, per mera ostentazione, o, come suppone il Portioli2, per recar noja al cugino Ferdinando, allora principe di Castiglione, col quale era in aperta discordia.




Bibliografia numismatica della Zecca di Solferino.


Affò I, Le monete dei Gonzaga, principi di Castiglione delle Stiviere e signori di Solferino, in Zanetti, «Nuova raccolta delle monete e zecche d’Italia». T. Ili, pag. 209-211, tav. XV, 1-8.

Depoletti L., Catalogo di monete italiane medioevali e moderne. Roma, 1882, in-8, pag. 88, tav. ann., n. 1315 (Scudo in arg, unico di Carlo Gonzaga).

Kunz Carlo, Il Museo Bottacin annesso alla Civica Biblioteca e Museo di Padova (Period. di Num. e Sfrag., vol. I, pag. 259, tav. XIII, nn. 8-9).

Papadopoli Nicolò, Monete inedite delle zecche minori dei Gonzaga (Period. di Num. e Sfrag., vol. V, pag. 306-307, tav. XI, num. 9-10).

Idem, Monete italiane inedite della Raccolta Papadopoli (Riv. Ital. di Num., anno VI, 1893, fase. III, pag. 314, fig).

Portioli Attilio, Moneta d’oro di Carlo Gonzaga per Solferino (Period. di Num. e Sfrag., vol. V, pag. 35-42, tav. I, n. 7).

Zanetti Guid’Antonio, Nuova raccolta delle monete e zecche d’Italia. Appendice. Tomo III, pag. 482, tav. XXVI, 70.



  1. Raccolta delle monete battute e spese nella città di Modena, pag. 20: " Doppii fiorini che tengono da una parte improntata la testa del principe di Solferino, dall’altra l’arme „.
  2. Op. cit., pag. 40.