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DI OTTAVIO FALCONIERI 21

da’ Greci di celebrare ne’ conviti le lodi de’ loro falsi Dei, ma ancora da’ Cristiani pe’ primi tempi della Chiesa, e prima dagli Ebrei, di cantare in simili occasioni Inni in ossequio del vero Iddio. Il che se da’ Romani in tutto ciò, che alla Religione si apparteneva, oltre modo superstiziosi usavasi nelle cene private; molto più è verisimile, che ciò si facesse in que’ Conviti, che agli stessi Dei si apparecchiavano a cagione di domandare il loro ajuto ne’ bisogni pubblici, ovvero ne' Pervigili, i quali prima che ad essi si desse cominciamento duravano per buono spazio della notte, siccome osserva Volfango Lazio. [De Rep. Rom. libro II. cap. 5.] Può essere ancora, ohe in ciò si alluda a que’ versi, che negli anni Secolari cantavansi in Greco, ed in Latino da’ fanciulli, e dalle fanciulle, come quelli che abbiamo d’Orazio; giacché una delle principali funzioni, le quali si facessero in tale occasione, era quella de’ Lettisternj, e Pervigili. Ed Erodiano parlando [Lib. 3. cap. 8.] de’ giuochi Secolari, i quali sotto Settimio Severo, ed Antonino Caracalla si celebrarono per l’ottava volta l’anno di Roma 957. conta di aver veduto particolarmente ἱερουργίας τε, καὶ παννύχιδας ἐπιτελεθείσας εἰς μυστηρίων ζῆλον, cioè sacrificii (non supplicationes, come traduce il Poliziano) e Pervigilj ad imitazione de’ Misterj di Cerere.

Questa medesima figura essendo posta a sedere non è da credersi, che ciò sia stato fatto a caso; e quindi io stimo potersi trarre indizio, che nelle solennità de’ Lettisternj si usasse dì sedere, secondo quello stesso rito, per cui, non solamente gli Antichi sedevano nel prendere gli auguri, come c’insegnano Plutarco nella Vita di Marcello, e Servio sopra quel luogo di Virgilio: [Ænei. 9.]

.... Luco tum forte parentis
Pilumni Turnus sacrata valle sedebat.

Ma ancora nell’adorar gli Dei, nel fare i voti, forse in altre funzioni sagre. Di questo fanno testimonianza S. Agostino ne’ libri della Città di Dio [Lib. VII.] con l’autorità di Varrone [Lib. 1. cap. 10], e Macrobio ne’ Saturnali, affermando, che ad Opi, la quale i Gentili credevano essere il medesimo, che la Terra, si concepissero i voti a sedere. Quello si raccoglie da un luo-