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sommo scultore e che vi porta statue divine; ricordatevi infine che, essendo cortese col mio amico protetto, vi guadagnerete la riconoscenza dell’amico vostro Rossini.

L’autogr. è nell’arch. Sommi Picenardi. Comunic. del prof. G. Buonanno.



A CARLO SEVERINI. — Bologna.


Parigi, 8 agosto 1835.


Caro amico, Abbandono all’azzardo queste due righe, non sapendo se siate a Bologna, per dirvi che ho veduta e intesa l’Albertazzi e che l’ho trovata atta a disimpegnarsi bene nel suo impiego. Rubini non mi sfuggira avendo con m.r Doulx prese le misure necessarie per vederlo al suo passaggio, se pure va in Italia, cosa che non credo. Venite presto: evitate il colera. Credetemi vostro aff.mo

Avrete saputo che alla rivista dell’anniversario di luglio hanno tentato con una macchina infernale di dar morte al Re ed ai Principi che lo contornavano. Fortunatamente il colpo mancò.

L’autogr. è presso il dott. cav. Giacomo Pallotti in Bologna.



Al Sig. Avv. FILIPPO SANTOCANALE. — Palermo


3 ottobre 1835.


Pregiatissimo amico, Ho la dolorosa soddisfazionedi dirvi ch e le Esequie del defunto amico si sono