Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1858, I-II.djvu/468

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amleto — atto quinto 81


Bec. Come! se non ne aveva.

Bec. Oh sei tu pagano? In che modo intendi la Scrittura? La Scrittura dice che Adamo zappò; or poteva egli zappare senza armi? Ti farò un’altra dimanda; e se non mi rispondi... confessati...

Bec. Vediamo, vediamo.

Bec. Chi è che fabbrica più solidamente, il muratore, il costruttore de’ navigli, o il carpentiere?

Bec. Quegli che fa le forche; poichè l’opera sua sorvive ai mille cadaveri che vi si appendono.

Bec. La tua risposta mi piace; le forche debbono aver la preminenza; ma a cui dovrebbersi riserbare? A quelli che fanno il male. Or tu dicendo che le forche son fabbricate più solidamente della chiesa, fai male, e bene ti starebbe la ricetta. Però seguitiamo.

Bec. Chi è che costruisce più solidamente, mi dicevi, fra il muratore, il facitore di navi, e il carpentiere?

Bec. Sì, dimmelo, e sei redento.

Bec. In verità, posso dirlo.

Bec. Animo dunque.

Bec. Per la messa, l’idea mi si intenebra.

(Amleto e Orazio mostransi in distanza)

Bec. Non tormentare il tuo cervello di più intorno a questa materia; perocchè lo stupido ciuco non accelererà il suo passo per quanto lo si batta; e allorchè ti si farà tal quistione, rispondi: è il becchino; le case che questi fa dureranno fino al dì del giudizio. Or vattene da Yaughan, e recami un bicchier di liquore.

(esce il secondo Bec.)

Bec. (scava e canta) «In mia gioventù, allorquando io amava, nulla parevami più piacevole e dolce; ma al matrimonio sentivo grande avversione, e l’avrei detto cosa buona a nulla».

Am. Non ha colui alcun sentimento di ciò che fa? ei canta scavando sepolcri?

Or. L’abitudine gli ha reso famigliare la sua professione.

Am. È vero; la mano che lavora meno, è quella che ha il tatto più squisito.

Bec. (canta) «Ma la vecchiezza avanzandosi a passo di ladro m’ha afferrato co’ suoi artigli, e trasportatomi in una terra a me ignota interamente».     (getta in aria un cranio)

Am. Quel cranio ebbe un tempo una lingua che poteva cantare. Colui lo caccia contro la terra come se fosse il cranio di Caino che commise il primo omicidio. Eppur poteva essere la testa di qual-