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344 IL RE ENRICO V

senza colpe e senza rimproveri. Se ne troverà forse fra di loro taluno, che sarà reo d’aver tramato qualche omicidio; altro di aver sedotta qualche innocente fanciulla con un odioso spergiuro; altro, a cui avrà servito la guerra per mettersi in salvo dalle persecuzioni della giustizia sdegnata sempre contro i fedifraghi. Ora se questa specie di persone hanno saputo deludere la vigilanza delle leggi, e sottrarsi al castigo che meritavano, quantunque sfuggano alle mani degli uomini, non hanno ali però per sottrarsi a quelle di Dio. La guerra è ministra di Dio, la guerra è la sua vendetta: talchè quegli uomini si veggono, per le loro antiche offese contro le leggi del re, puniti nella contesa del re stesso. Essi hanno salvate le loro vite nei luoghi in cui temevano di perderle, per venirle a perdere laddove speravano sicurezza. Allora, se muoiono senza esservi apparecchiati, il re non è più risponsivo della loro dannazione, che nol fosse prima dei delitti e delle iniquità, per le quali la collera celeste li ha colpiti. Il re deve ben dar conto de’ doveri che impone ad ognuno dei suoi soggetti; ma ad ogni soggetto soltanto ò affidata la cura della propria anima. Ogni soldato dovrebbe dunque fare come un infermo sul suo letto di morte; purgare la propria coscienza di tuttociò che la lorda; e allora, s’ei muore in tale stato, la morte divien per lui un utile; se sopravvive potrà gloriarsi del tempo speso per tale ammenda, e certamente non peccherà pensando che è all’offerta volontaria della sua vita fatta a Dio che deve di aver passato illeso il dì d’una battaglia.

Wil. È certo che i delitti d’ogni uomo non possono ricadere che sopra quegli che gli ha commessi, e che il re non ne è responsabile.

Bat. Non voglio ch’ei risponda per me, quantunque io sia ben determinato a combattere per lui coraggiosamente.

Enr. Ho udito io stesso il re a dire ch’ei non vorrebbe essere riscattato.

Wil. Avrà detto ciò per farci pugnare di miglior cuore: ma allorchè la nostra testa sarà caduta, si potrà bene riscattar o senza che noi ce ne risentiamo.

Enr. Se vivo abbastanza per vederlo, non crederò mai più alla sua parola.

Wil. Per la messa, ve ne avvedrete! Che può fare la collera di un povero e semplice soldato contro un monarca? Tanto sarebbe che voleste cambiare il sole in ghiaccio col rinfrescarlo scuotendo una penna di pavone. Non più crederete alla sua parola? Fu un pazzo detto.