DI rose il soglio, ove Regina siede
L’eccelsa Donna, che fra tutte eletta
Fu d’esser Madre del Divino Erede; 4Come di tutte Donne la perfetta.
Cinto di rose ha il bel candido piede,
Che fe’ del rio Serpente aspra vendetta;
Rose la mano che grazie concede; 8Rose la veste, non di colpe infetta.
O voi, che giornalmente ad essa offrite
Ghirlande fresche di sacrate rose, 11Felici! che da lei non v’aspettate?
Regna in Ciel, regna in Terra. Or via seguite
Vostro lavoro, e sien quelle pompose 14Di Fè, di Spè tessute, e Caritate.
CRisto Signor, per quel che un dì spargesti
Sangue nel Tempio pria, quindi sul Monte,
Pel diadema di spine, cui la fronte 4Cinger fra duri scherni ti vedesti;
Per la Croce, e per l’altre che volesti
Pene soffrir, e gravi oltraggi, ed onte;
Per la tua Madre che di grazie è fonte, 8E a cui nulla negar unqua sapesti:
Non lasciar di esaudir nostra preghiera.
E tu, Vergin, ricorda a lui quel seno, 11Ove Bambino d’abitar gli piacque.
Togli, togli da noi le macchie nere
Dell’atra colpa, e a noi fa dolci sieno 14Que’ strazj, come a lui, pe’ quali nacque.