Pagina:Saggio di rime di diversi buoni autori, Firenze, Ronchi, 1825.djvu/212

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CATRINA   Io vo’ Beco.

MECHERINO   Oh, datti aval la rabbia.
BECO E a te l’acetone; dissitel io?
  Oh! Dio te faccia Catrina de bene.
MECHERINO   Io voglio andare a fare il rovenìo
  Al parentorio, e a chiunche t’attiene.
BECO   S’io posso risaperne un brulichío,
  Io ti farò duo pezzi delle stiene.
MECHERINO   Vien qua Catrina
  De farmi questo?
CATRINA   Perchè m’è piaciuto.
 Non vedi tu come Beco è biancoso,
  E grande, e grosso, e alto, e rilevato?
  E tu sei brutto, arabico, e sdegnoso,
  Affamatello, e sparuto, e sdentato?
NANNI   Or vanne, Mecherin, fatto al ritroso,
  E contraffa’ colui che ha perso ’l piato.
BECO   Ser lo Vicario, andiamo intanto a bere
  Per l’allegrezza.
PODESTÀ   E’ mi parre’ dovere.