Pagina:Saibante - Le prose di Bianca Laura Saibante Vannetti.pdf/40

Da Wikisource.

34


Novella V


Letta in Accademia a’ 31 Maggio 1751 sotto il Reggimento dell’Agiatissimo messer Biagiato.


Chi, e di qual paese, Carletto de Miorandi si fosse non occorre per avventura ch’io il vi stia qui raccontando, che a sufficienza il nostro valoroso Agiato Enea, coll’erudita sua penna, quanto veracemente, altrettanto leggiadramente ce lo ha dipinto. Adunque de’ costumi suoi non ne volendo far parola, più oltre mi fo a narrarvi certo bizzarro successo, che nella solazzevole persona dello stesso accadde. Voi perciò a sapere v’avete che, quando destro si sentia, tutto solo e appiè, spesse fiate mettevasi in cammino ora alla volta di Verona, e quando verso certe ville alla medesima Città non di molto discoste, drizzando i passi, a intenzione di far compera di ferro, od altro che pel suo mestiere gli era d’uopo d’avere, e talvolta semplicemente affine di spassarsela. Ora il solito costume seguitando, un mattino per tempissimo alzato essendosi, pensò che voglia tale gliene era venuta che ne scoppiava, d’andare appunto a Verona.

Quindi recatosi in mano una lunga canna col giubbetto da festa si mise in via, né mai ristette che alla Città si fu arrivato. Era già la notte ben avanti colle ore, quando e’ pervenne ad una certa osteria,

la quale