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capitolo xxvi. - la catastrofe della «stella polare» 257


di bisonte, pure incrostata di neve gelata, ma in tal modo che non si ripiegava più.

— In quale stato vi ritrovo, Bisby! esclamò Wilkye. Ma chi v’ha conciato in tal modo?

— Chi?... chi?... I vostri marinai, rispose il negoziante. Erano diventati idrofobi, io voleva metterli a dovere, ma mi hanno assalito tutti insieme, percosso e poi scaraventato fuori dalla capanna. Qualcuno credo d’averlo storpiato perchè mi difesi perfino a calci, ma erano troppi, amico mio, ed ho avuto la peggio.

— Ma cos’è accaduto?... Cosa avete fatto, disgraziato?...

— Io!... Nulla, ve l’assicuro, fuorchè di mangiare. Oh! diavolo?... Forse che non ero venuto qui per ingrassare?..... Ho mangiato fin che ho potuto, ma un bel giorno, anzi un brutto giorno, i vostri marinai s’accorsero che i viveri erano molto scemati e