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gli scorridori del mare 99

— Ascoltate, — disse il brasiliano. — Un altro gemito.

— Ma chi sarà?

— Sarà il defunto capitano Solilach, — disse Banes, con voce funebre.

Un fremito di spavento corse pel corpo di quegli uomini.

In quel medesimo istante uno spettro di statura gigantesca avvolto in un bianco lenzuolo, apparve sul castello di prora.

Banes lo additò ai marinai. Questi, pazzi di terrore, si misero a urlare disperatamente, precipitandosi verso poppa.

Lo spettro aveva già approfittato per scomparire.

Un istante dopo, il capitano, il secondo e tutti i marinai svegliati da quelle grida, si precipitarono confusamente in coperta, chiedendo cos’era accaduto.

Gli uomini di guardia ancor istupiditi dalla paura non seppero rispondere; ma Banes con voce che cercava di rendere tremante, disse:

— Abbiamo veduto uno spettro!

— Uno spettro! — esclamarono tutti i marinai, guardando paurosamente all’intorno.

— Banes, questo non è il momento di scherzare, — disse il capitano.

— Dico ciò che ho veduto; domandatelo agli uomini di guardia.

— Sì, era uno spettro! L’abbiamo veduto sul castello di prora, avvolto in un bianco lenzuolo, — dissero gli otto marinai.

— Via, non se ne parli più! — gridò Parry. — Saprò io trovare colui che da vario tempo si permette simili scherzi, e gli leverò la voglia di continuarli.

Ordinò tosto di cambiare gli uomini di guardia, poi abbandonò il ponte, bestemmiando e minacciando.

Parecchi uomini, i più coraggiosi, tornarono nelle loro brande, però i più rimasero sul ponte, temendo d’incontrare lo spettro nelle corsie della nave.

Alla mattina seguente mentre i marinai si abbandonavano a un’infinità di commenti sulla comparsa dello spettro, Banes e Bonga, rinchiusi nella loro cabina, ridevano a crepapelle.

— Hanno avuto una grande paura, — disse il brasiliano, — e tu hai fatto la tua parte con rara abilità.

— Ormai nessuno dubita che la Garonna non sia infestata dagli spiriti, — disse Bonga.

— Il capitano minacci finchè lo vuole; non riuscirà più a levare dal cervello dei suoi uomini l’avventura del terribile fantasma.

— Badate però, Banes. Può sospettare su voi.

— Bah!... Me ne rido di quel furfante, — disse il brasiliano. — Presto faremo loro vedere ben altri spettri.

Passarono così sei giorni, durante i quali l’equipaggio non cessò di parlare delle brutte avventure notturne, malgrado le continue mi-