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110 e. salgari

— Avete scorto la bandiera di quella nave? — chiese il secondo al capitano.

— Sì, e se non m’inganno deve essere francese.

— Ah, questi francesi! — urlarono i marinai, con furore. — Vendetta per i nostri camerati!...

— Al suo equipaggio non accorderemo quartiere, — rispose il comandante. — Questi uomini la pagheranno per quelli della fregata.

— Gettiamoli in mare e bruciamo la loro nave, — urlarono i marinai.

In quel mentre alcune grida giunsero agli orecchi dei pirati.

— Cosa significano queste urla? — chiese il capitano, afferrando il suo megafono e facendo cenno agli artiglieri di appuntare i cannoni.

— Forse l’equipaggio si è accorto che noi diamo la caccia alla nave. — chiese il secondo.

— Vedranno che caccia, — rispose Parry, con accento feroce.

Ben presto il brik-goletta, che continuava a perdere via, non fu che a due sole miglia dalla nave corsara. Certo l’equipaggio doveva ormai essersi accorto con quali avversari aveva da fare, poichè aveva smascherato due cannoni piazzati sul cassero.

Con due bordate la Garonna si avvicinò fino a cinquanta passi dal brik-goletta, però ad un tratto la vela di maestra si staccò dal pennone e cadde sul ponte senza che nessuno l’avesse toccata.

— Dannazione! — esclamò il capitano, lanciando uno sguardo minaccioso ai marinai.

La Garonna aveva subito rallentata la corsa e il vascello inseguito aveva guadagnato cento passi.

I pirati senza perdere un istante inserirono nuovamente la vela, i cui capi erano stati tagliati da una mano colpevole, mentre Bonga guardava Banes che sorrideva malignamente.

— È stato lui, — pensò il buon negro.

Appena la maestra fu spiegata, la Garonna riacquistò il cammino perduto, e s’accostò al brik-goletta cercando di abbordarlo sottovento. Ormai non distava che duecento passi, quando sulla poppa del veliero balenarono due lampi, e due palle da diciotto, attraversando il ponte della Garonna, fecero saltare parte della murata di prora uccidendo, col medesimo colpo, tre uomini.

— Ah! Canaglie! — urlò Parry.

Poi rizzandosi in piedi:

— Fuoco gli artiglieri! Fuoco!

Alcuni lampi balenarono a babordo e sei palle, prendendo d’infilata il brik-goletta, andarono a spezzargli l’albero di trinchetto, facendo contemporaneamente saltare una parte del castello di prora e colpendo sei o sette marinai.