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96 capitolo tredicesimo


Bande di uccelletti si alzavano dinanzi a loro fuggendo in tutte le direzioni: gazze, allodole e quaglie; ma non era quella la selvaggina che cercavano. Fra gli alberi e i canneti avevano veduto svolazzare numerose coppie di fagiani dorati dalle splendide penne; beccaccini, oche, gallinelle e shui-nu, ossia schiavi d’acqua, così chiamati perchè non si trovano che là dove scorre qualche fiume o si allarga qualche palude.

Prima di aprire il fuoco, s’accordarono per fare il giro dell’isolotto, onde accertarsi se anche le rive opposte erano deserte, volendo evitare di attirare l’attenzione di qualche abitante.

In quel momento sul fiume non si trovava alcuna giunca, nè alcuna barca da pesca. Anche sulle due rive che fronteggiavano l’isolotto non si scorgeva alcuna abitazione.

Solamente dei pini maestosi lanciavano le loro cime verdeggianti a quaranta e anche cinquanta metri d’altezza, formando una vera foresta. Poteva però darsi che sotto quelle piante si celasse qualche gruppo di casupole cinesi o tartare.

I tre aeronauti avevano già quasi compiuto il giro dell’isolotto senza aver incontrato alcun essere umano, quando il capitano si arrestò dinanzi a un gruppo di piante dal fogliame molto folto e largo e i cui rami apparivano coperti da una materia bianca che sembrava farina.

— Che cosa sono? — chiese, volgendosi a Fedoro. — Si direbbe che su questi alberi è nevicato.

— I pe-lah hanno lavorato — rispose il russo.

— I pe-lah! Ne so meno di prima.

— Sono insetti che producono la cera.

— Delle api?

— No, signore, somigliano a vermiciattoli.

— E questa materia bianca sarebbe?

— Della cera di prima qualità.

— Non ho mai saputo che oltre le api vi siano altri insetti che ne producono, — rispose il capitano.

— I pe-lah sono molto comuni in Cina e tutta la cera che si consuma viene raccolta su queste piante. Se si trova anche qui, significa che questo isolotto di quando in quando viene visitato da qualche abitante delle rive.

— Perchè dite questo?

— Perchè i pe-lah non si propagano senza l’aiuto dell’uomo. I cinesi usano raccogliere le uova entro cartocci di foglie di palma e, trovate queste piante, che come vedete somigliano ai frassini,