Pagina:Salgari - I figli dell'aria.djvu/21

Da Wikisource.

un banchetto cinese 17


Fortunatamente, fra una portata e l’altra, vi era un intervallo passabilmente lungo, durante il quale tutti potevano liberamente fumare. Dei giovani valletti, messi a disposizione dei convitati, erano pronti a offrire le pipe, già accese prima ancora che venissero richieste.

Sing-Sing ne dava l’esempio. Quando però fumava, Fedoro che lo osservava di frequente, lo vedeva immergersi come in dolorose meditazioni. Pareva che allora dimenticasse perfino i suoi convitati, non sorrideva più e rimaneva parecchi minuti silenzioso.

Fingeva di assaporare il delizioso e profumato tabacco che bruciava nella pipa; ma realmente un pensiero tetro lo tormentava perchè la sua fronte si annuvolava e nei suoi occhi si vedeva passare un lampo di terrore. Nondimeno, deposta la pipa, riacquistava prontamente il suo buon umore, sorrideva ai convitati e li incoraggiava incessantemente a far onore alla sua modesta cucina.

Dopo quindici portate, un gran telone che nascondeva l’estremità della sala fu alzato e agli sguardi stupiti del cosacco apparve un palcoscenico, riccamente decorato con baldacchini di seta e di raso, con giganteschi vasi di porcellana pieni di fiori e con panoplie d’armi scintillanti.

— Fedoro, che cosa avremo ora? — chiese al russo. — Non bastava il banchetto?

— Avremo una rappresentazione, — rispose Fedoro. — Un pranzo senza commedia sarebbe indegno d’un ricco cinese e non si esiterebbe ad accusarlo di spilorceria.

— È finito il banchetto?

— Siamo appena alla metà.

— Per le steppe del Don! — esclamò Rokoff, con ispavento. — Hanno il coraggio di mangiare ancora? Non vedete che sono tanto pieni da correre il pericolo di scoppiare? Hanno perfino gli occhi schizzanti dalle orbite!

— Troveranno modo di fare stare qualche cosa d’altro nel loro stomaco.

— E su quel teatro, che cosa rappresenteranno?

— Qualche dramma terribile, — rispose Fedoro. — Saranno artisti di vaglia, perchè un signore come Sing-Sing non può permettersi di presentare degli attori scadenti.

— Delle vere celebrità?

— Sì, Rokoff.