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un’accusa infame 33

vano snudati dalle loro cinture, si fecero innanzi, afferrando brutalmente i due europei.

Rokoff, sentendosi posare una mano sulla spalla, fece un salto indietro, gridando con voce minacciosa:

— Non toccatemi o vi spacco il cranio! —

Anche Fedoro aveva respinto violentemente il suo carceriere o carnefice che fosse, prendendo una posa da pugilatore.

— Noi siamo europei — gridò — giù le mani!.. —

I due carcerieri si guardarono l’un l’altro, forse sorpresi di quell’inaspettata resistenza, poi, con un accordo ammirabile, piombarono sui due prigionieri, cercando di abbatterli.

Avevano però calcolato male le loro forze. Rokoff, con una mossa altrettanto fulminea, si era gettato innanzi a Fedoro, poi con due ceffoni formidabili che risuonarono come due colpi di fucile, fece piroettare tre o quattro volte i due cinesi, finchè caddero l’un sull’altro, sradicati da due pedate magistrali.

Urla furiose echeggiarono sotto l’atrio. Soldati, poliziotti e carcerieri si erano slanciati come un solo uomo verso i due europei, sguainando le scimitarre ed impugnando picche, coltellacci e rivoltelle.

— Siamo perduti! — esclamò Fedoro.

— Non ancora, — rispose Rokoff, furibondo. — Possiamo accopparne degli altri prima di cadere. —

Si abbassò rapidamente, raccolse uno dei caduti e lo alzò sopra la testa preparandosi a scaraventarlo come un proiettile fra l’orda urlante.

A quella nuova prova di vigore così straordinario, i cinesi si erano arrestati.

— Vi accoppo tutti, canaglie! — urlò Rokoff. — Indietro! —

A quel fracasso però accorreva la guardia delle carceri, comandata da un ufficiale. Erano dodici soldati, armati di fucili a retrocarica, e a quanto pareva, non troppo facili a spaventarsi.

Ad un comando dell’ufficiale inastarono risolutamente le baionette e le puntarono verso Rokoff.

— Indietro! — tuonò il colosso.

L’ufficiale invece armò la rivoltella e lo prese di mira dicendogli:

— Non opponete resistenza o comando il fuoco. Tale è l’ordine.

— Rokoff, bada, — disse Fedoro. — Sono soldati e obbediranno.