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i naufragatori dell'«oregon» 93


– E quell’uccellaccio che vola là in alto, descrivendo quei giri tortuosi, cos’è?...

– Un kulong, ossia un pipistrello grosso come un piccolo cane, le cui ali aperte misurano perfino un metro e trenta centimetri. È un brutto volatile, ma affatto inoffensivo quantunque somigli ad un vampiro. Va in cerca di qualche ficus pisocarpa, essendo, quei volatili, assai ghiotti delle frutta di quegli alberi.

– Ma ne vedo un altro più grosso laggiù – disse Amely.

– Quello è invece un kubung, ossia un gatto volante, un mammifero di abitudini notturne, che ha due larghe membrane ai fianchi, le quali si riuniscono alle gambe e gli permettono di spiccare delle volate da cinquanta a sessanta metri. Anche quello è inoffensivo, non vivendo che d’insetti e di...

– Zitto, signore – disse l’ex-pescatore di coralli.

– Cosa avete udito?

– Dei remi sbattere l’acqua dalla parte della baia.

– Che sia O’Paddy che ritorna?...

– Od i pirati che cercano di sorprenderci?... Io sono diffidente, signor Held.

– Andiamo a vedere.

– Rimanete presso i ragazzi: andrò io.

Il soldato si passò una scure alla cintola, afferrò una carabina e s’inoltrò verso le rupi che difendevano l’alta spiaggia.

Il sole era già scomparso da un quarto d’ora ed una profonda oscurità avvolgeva la costa ed il mare, però l’acqua, rompendosi contro le scogliere, mandava dei bagliori come se fosse impregnata di molluschi fosforescenti, forse di nottilughe.

Il siciliano raggiunse un’alta rocca, dalla cui cima poteva dominare la profonda baia e spinse gli sguardi ai piedi delle scogliere. Non potè frenare un moto di sorpresa, scorgendo un’imbarcazione radere con mille precauzioni la sponda, procurando di mantenersi celata dietro alle rocce.

Era montata da tre uomini, ma le tenebre non permettevano di distinguerli con precisione e tutti remavano nel più profondo silenzio. Pareva però che mirassero più a spingersi verso il vascello, la cui mole gigantesca spiccava nettamente a fianco della grande rupe, che a prendere terra.