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174 Capitolo Venticinquesimo.

Durante la notte anche quel gruppo veniva felicemente superato, con non poca soddisfazione di Strong, il quale cominciava a riavere un po’ di fiducia nell'ufficiale argentino.

L’indomani l’Alcione veleggiava di fronte alle ultime isole formanti il gruppo meridionale.

Si compone di Tonga, l’isola più importante quantunque non sia la maggiore dell’arcipelago, essendo riguardata come la metropoli di parecchie altre minori, quasi tutte madreporiche, tuttavia molto fertile, producendo in gran copia banani, cocchi, alberi del pane, sandalo, noci moscate, canne da zucchero e tutte le migliori radici della Polinesia.

Quattro giorni dopo la sua partenza da Vavau, l’Alcione con un’abile manovra gettava l’àncora in un seno di Pylstard, l’ultima isola di quel grosso arcipelago.



CAPITOLO XXV.

Uno scambio atroce.


Pylstard è una delle più selvagge isole dell’arcipelago di Tonga-Tabù e anche una delle meno popolate e delle più povere, però se la sua vegetazione è scarsa, viceversa poi è ricca di porci selvatici introdottivi dal capitano Cook.

Sembra che sia d’origine vulcanica anzichè madreporica, avendo le coste molto elevate e nell’interno ha due montagne divise da una valle profondissima.

Gli zoofiti però hanno concorso non poco ad ingrandirla, costruendo presso le sue spiagge numerose scogliere che col tempo si uniranno probabilmente all’isola, ingrandendo i suoi contorni.

L’ancoraggio scelto dall’argentino dietro le indicazioni di Strong, il quale conosceva l’isola, non era molto sicuro quantunque delle file di scogli lo riparassero dagli assalti delle onde, tuttavia poteva bastare pel momento.

La costa pareva deserta, non scorgendosi nè capanne, nè piroghe. Era invece popolata da una moltitudine di quegli uccelli chiamati paglie in coda e che gli olandesi chiamano pylstard, nome che rimase anche all’isola.

Al di là delle prime rocce, si vedevano delinearsi gruppi di noci di cocco, di banani e di mori papiriferi del più bell’aspetto, quantunque il terreno sembrasse piuttosto arido.

Strong, dopo d’aver osservata attentamente la costa si era voltato verso l’argentino e Cyrillo che gli stavano accanto e disse loro:

— Un colpo di cannone basterà a far accorrere quei selvaggi. Là in mezzo a quei boschi vi sono delle borgate.

— E perchè non andiamo a cercarle se, come mi avete detto, avete qui delle conoscenze? — chiese Cyrillo.