Pagina:Salgari - I solitari dell'Oceano.djvu/196

Da Wikisource.
190 Capitolo Ventisettesimo.

più sufficienti garanzie. Il suo fasciame poteva aprirsi in qualche grave via d’acqua.

— Che siamo destinati a perire tutti? — chiese Cyrillo all’ufficiale, il quale non abbandonava quasi più la ribolla. — Si direbbe che questa nave sia maledetta.

— Non è l’uragano che m’inquieta, — rispose l’argentino. — Sono le isole e le scogliere che le circondano che mi impensieriscono assai. Ci troviamo in un mare poco noto, signor Cyrillo e possiamo, da un momento all’altro, urtare contro qualche banco corallifero. Voi sapete che i polipi continuano a costruire dovunque trovano un fondo propizio.

— Sono lontane le Ebridi?

— Non le vedremo prima di tre giorni, — rispose l’argentino.

— Se si potessero sfuggire.

— È quello che tenterò di fare, quantunque l’Alcione governi male. La nostra alberatura è troppo imperfetta e non possiamo contare che sulla randa e sui flocchi.

— Che cadano il trinchetto ed il travo maestro?

— Lo temo, signor Cyrillo, — rispose Vargas. — Quello di parrocchetto è ormai compromesso.

— Signor Vargas, — disse in quel momento Strong, avvicinandogli. — Mi pare che la nostra situazione diventi grave.

— Me ne sono accorto.

— E vi consiglierei di cercare un rifugio.

— E dove?

— A Erromango per esempio; io so che in quell’isola v’è un buon ancoraggio.

— La nostra nave è troppo compromessa per tentare una simile manovra.

— Forse che voi avete guastato o fatto guastare il timone? — chiese il bandito aggrottando la fronte. — Mi sono accorto anch’io che da qualche giorno l’Alcione governa male.

— Mi avete veduto voi? — chiese l’argentino, piccato.

— No, perchè se vi avessi veduto io, a quest’ora non sareste più vivo.

— Sono minacce che non fanno alcun effetto su di me. D’altronde non saprei trovare un motivo soddisfacente perchè io avessi avuto l’idea di guastare il timone. Forse che non vi siamo anche noi a bordo? Naufragando la nave, trascinerei anche noi nella rovina.

— Che cosa volete? Io sospetto di voi, — disse Strong, un po’ tranquillizzato. — Non credete dunque possibile poggiare su qualche isola.

— Cercherò anzi di evitarle, — rispose l’argentino.

— Fate quello che meglio credete, però non dimenticate che io ed i miei uomini vi sorvegliamo.