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L’arcipelago di Tonga-Tabù. 83

— E allora dove andare con una nave così rovinata? Chi oserebbe intraprendere la traversata del Grand’Oceano con un solo albero e quasi senza viveri?

— Brutta situazione, Vargas.

— Cattivissima, signor Cyrillo.

In quel momento Sao-King gridò:

— Chi vive?

Sul tribordo della nave si era udito un cozzo sonoro come una scialuppa o qualche altro galleggiante avesse urtato contro il fasciame.

Tutti lo avevano udito, anche Ioao che si trovava sulla coffa della mezzana per spiare le due rive.

L’argentino con una mossa rapida aveva scavalcata la murata del cassero ed era sceso sulla bancazza di tribordo della mezzana, tenendosi aggrappato alle sartie.

Guardò sotto di sè, ma non scorse nulla di sospetto, nè udì alcun altro rumore.

— Nessuno? — chiese il commissario, il quale lo aveva raggiunto tenendo in mano due fucili.

— Non si scorge niente, — rispose l’argentino.

— Eppure il cozzo è stato udito.

— E pareva prodotto dall’urto d’una piroga, — aggiunse Sao-King, il quale aveva abbandonato momentaneamente il suo posto.

— Guarda anche tu, Sao-King, — disse Cyrillo.

— Ho guardato e non ho veduto nessuno, — rispose il chinese.

— E questo rumore cos’è? — chiese ad un tratto l’argentino.

Verso prora si era udito a muoversi una delle catene delle ancore, mentre sul castello di prora era caduto sul tavolato qualche cosa, un’aspa dell’argano o una manovella.

Cyrillo si era voltato bruscamente, tenendo imbracciato uno dei due fucili.

Un’ombra era comparsa presso il bompresso e scivolava cautamente sul castello.

— I selvaggi! — gridò Sao-King, slanciandosi innanzi.

Cyrillo aveva fatto fuoco.

Fu veduta l’ombra curvarsi come se fosse stata colpita, poi spiccare un salto sopra la murata e cadere nel vuoto mandando un grido:

Help!...

Poi si era udito un tonfo, quindi più nulla.

Il commissario ed i suoi compagni erano rimasti talmente stupiti udendo quel grido, che non avevano subito pensato a slanciarsi verso il castello.

Quella parola era stata pronunciata in un inglese così perfetto, come se la persona ferita fosse nata sulle rive del Tamigi.

Tutti l’avevano udita distintamente, in modo da non aver alcun dubbio.