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I lamantini dell'Orenoco 203

luppa, spinta innanzi, lo raggiunse e Yaruri, con una solida fune, l’ormeggiò a tribordo.

— Ecco ottocento chilogrammi di carne succolenta, guadagnata in cinque minuti, — disse il dottore.

— Ma che giungono in un brutto momento, Velasco, — disse don Raffaele. — Non dimentichiamo gl’indiani che ci precedono.

— E vuoi abbandonare tutta questa carne ai caimani?

— Non possiamo perdere tempo. Ne leveremo un bel pezzo e ne avremo abbastanza. All’opera, Yaruri.

— Ma è proprio squisita quella carne? — chiese Alonzo.

— Ha il gusto di quella del maiale, — rispose il dottore.

— Ma che animali sono questi lamantini? Pesci forse?

— No, mammiferi come le foche e le balene.

— E si trovano solamente nei fiumi?

— Sì, Alonzo, e specialmente in questo. Una volta erano numerosi, ma sono stati distrutti ed ora non si trovano più che sui fiumi dell’America centrale, specialmente nei rii dell’Honduras, sul Sciamelicon, l’Ulua, Patuca, Tinco, Aquan, nell’Orenoco, specialmente sotto le cateratte, nel Meta, nell’Apure, presso le due isole