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Assediato in una trappola da elefanti 157

— Per Giove! — esclamò Antao, ridendo. — Per poco che la continui, questa buca diverrà la bottega d’un macellaio!... Disgraziatamente è sempre il fuoco che mi manca.

Orsù, cerchiamo di lasciare l’alloggio, per ora. Più tardi manderò i due dahomeni a ritirare i viveri. —

Fece il giro della buca, sperando che in qualche luogo il terreno fosse tanto friabile da permettergli di scavarsi dei gradini, ma s’avvide che quella trappola era stata aperta fra degli strati di natura rocciosa, i quali dovevano opporre una resistenza considerevole.

— Diavolo!... — mormorò il disgraziato portoghese, che cominciava a perdere il suo buon umore ed a diventare inquieto. — Temo di dover passare la notte in fondo a questa umida tana, in compagnia di questi due porci.

Chissà se Alfredo ed Asseybo riusciranno a trovarmi prima che tramonti il sole. In queste foreste è così facile smarrirsi!...

Orsù, bisogna rassegnarsi e fare buon viso alla fortuna. D’altronde una notte passa presto.

Se la fiaschetta non si fosse spezzata e il fondo di questa fossa, invece di essere così limaccioso fosse stato bene asciutto, avrei potuto richiamare l’attenzione di Alfredo con delle scariche, ma bah!... Domani mi ritroveranno. —

Le tenebre calavano rapidamente ed al prigioniero non rimaneva altra prospettiva che di trovarsi un cantuccio per riposare e d’armarsi di pazienza fino all’alba, certo che Asseybo avrebbe ritrovato le sue tracce.

Disgraziatamente il fondo della trappola era una pozzanghera e non era possibile coricarsi su quel fango saturo d’acqua.

— Che debba rimanere in piedi tutta la notte?... — brontolò il portoghese. — Non sono già nè un airone, nè un fenicottero per dormire in piedi. Toh!... Non avevo pensato che posso avere un letto abbastanza comodo!... —

Quella buona idea gli era stata suggerita guardando i due facocheri. Con non poca fatica riuscì a tirare giù quello che si era impalato, poi li trascinò tutti e due in un angolo mettendoli l’uno vicino all’altro e vi si sdraiò sopra, mandando un sospiro di soddisfazione.

— Pare che anche i morti qualche volta possano essere utili, — disse ridendo. — Cerchiamo di chiudere gli occhi e di schiac-