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216 Capitolo primo


La costituzione geologica del paese era identica a quella delle isole del Pendolo, che si trovano sulle coste occidentali della Groenlandia; qui come laggiù, la roccia era una dolerite.

Quanto alla vegetazione, in quel luogo era d’una povertà incredibile, consistendo solo in alcuni umili licheni.

Non renne, non volpi; tutta l’isola, giacchè questa prima terra da noi esplorata era un’isoletta, pareva assolutamente priva di esseri viventi.

Ascesa un’alta scogliera, abbracciammo con lo sguardo, al sud, il panorama rigido del mare fino a parecchie leghe al di là della nave.

Quale grandioso spettacolo di desolazione!... E quanta attrattiva esercitava su noi quella specie d’escrescenza rocciosa dove eravamo approdati!... Nessun paesaggio soleggiato di Ceylan avrebbe prodotto su di noi un’impressione così poetica.

I nostri cani sembravano dello stesso parere giacchè galoppavano pieni di lena e saltellavano, abbaiando allegramente, di balzo in balzo, di promontorio in promontorio.

Chiamammo quella terra Isola di Wilczek

Fu solamente nella primavera del 1874, dopo d’aver passato l’inverno in quei paraggi, che gli audaci esploratori poterono riprendere le loro escursioni, usando slitte tirate da cani.

Uccisero parecchi orsi bianchi e molte foche, esplorarono il Capo Tegetthoff, e si spinsero al nord per parecchie miglia.

Durante quelle corse perderono però un loro compagno, il povero macchinista Kriseh, ucciso dallo scorbuto, l’unica vittima di quella fortunata campagna.

Il movimento dei ghiacci, i quali non cessavano di derivare, li obbligò finalmente a far ritorno alla loro nave.

Il 20 maggio gli esploratori abbandonavano il Tegetthoff, che non avevano potuto liberare dai ghiacci e cominciavano il ritorno.

Furono fortunati poichè alcune settimane più tardi venivano raccolti da una nave russa che pescava sulle spiagge della Nuova Zembla e condotti sani e salvi a Vardö, dove giungevano il 3 settembre.

Gli arditi viaggiatori avevano esplorato dapprima le isole Hochstetter e Wilczek, poi, nel marzo dell’anno seguente, l’isola Hall,