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72 Capitolo nono

tamente, scivolando fra le radici ed i rami per evitare un bagno.

La scialuppa, montata da quattro marinai e da un timoniere, si diresse rapidamente a quella volta ed apertosi il passo, a colpi di scure, fra le piante acquatiche, giunse ben presto là dove si era arrestato l’uomo del segnale, prendendolo a bordo.

La marchesa e Cordoba avevano creduto fino allora che quell’uomo fosse qualche soldato mandato su quelle spiagge per sorvegliare l’arrivo dell’yacht; videro che si trattava invece di un cubano che aveva più l’aspetto d’un scorridore dei boschi che d’un fantaccino od un cavalleggiero europeo.

Era un individuo di statura media, piuttosto tarchiato, con spalle larghe e membra assai muscolose, colla pelle assai bruna, che tradiva, anche a prima vista, l’incrocio del sangue bianco col nero. I suoi occhi erano nerissimi e vivaci, i capelli crespi e la barba nera, corta e piuttosto rada.

Il suo costume era semplice e non mancante d’una certa eleganza. Aveva in capo un ampio cappello di paglia di Panama adorno d’un nastro rosso, giacca di velluto nero, con bottoni d’argento, aperta in modo da lasciar vedere sotto una camicia di flanella bianca a ricami azzurri, pantaloni di tela pure bianca, stretti da una larga fascia di seta rossa, sostenente uno di quei coltelli a lama un po’ ricurva chiamati machette al Messico. Calzava lunghi stivali alla scudiera.

Oltre quel coltello, portava a bandoliera un bellissimo fucile a due canne, a retrocarica, un’arma però più da caccia che da guerra.

Il mulatto, poichè tale doveva essere dai tratti del volto che ricordavano un po’ la razza negra con quegli zigomi sporgenti e robusti, quelle labbra un po’ tumide e quella fronte bassa, giunto dinanzi alla marchesa, si levò l’ampio cappello, dicendo con una certa spigliatezza:

— Buon giorno, signora del Castillo.

— Buon giorno signore — rispose la marchesa, senza dissimulare un gesto di stupore. — Perdonate, come sapete che io sono la signora del Castillo?

— Mi avevano detto che la nave che doveva giungere colle armi e le munizioni era comandata dalla marchesa Dolores del Castillo. È l’Yucatan questo legno, è vero?...

— Sì.

— Vedete adunque che non mi sono ingannato, signora.

— E voi, chi siete?...

— Matteo Del Monte, confidente del maresciallo Blanco.

— E siete solo?...

— Solo, signora.

— Ciò mi sorprende.

— E perchè?