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96 Capitolo undicesimo

Dio protegga la Spagna o la finirà male qui ed anche nell’Oceano Pacifico, nonostante il valore o l’energia indomabile dei nostri compatrioti.

Amico, buona notte!...

— Dormite?...

— Chiudo gli occhi per qualche ora.

— Io veglierò.

— Grazie, poi vi darò il cambio. —

Il lupo di mare stava per allungarsi fra le erbe, quando si rialzò bruscamente, esclamando:

— Uno sparo!... —

CAPITOLO XII.


La ritirata attraverso la foresta.


Il soldato spagnolo, che si era coricato presso le agave, era pure balzato in piedi tendendo il capo verso il margine della foresta, come se avesse voluto meglio raccogliere la detonazione che era improvvisamente echeggiata sotto i grandi vegetali e che si propagava, di macchia in macchia, ripercossa dall’eco.

— Un colpo di fucile, è vero? — chiese Cordoba, slanciandosi verso di lui.

— Sì, — rispose lo spagnuolo, raddrizzandosi.

— Che sia stato qualche insorto a fare fuoco?

— Lo dubito, signore. Quei furfanti hanno tutti armi americane, mentre quella detonazione è stata prodotta da un fucile Mauser, ne sono certo.

— Allora sono i miei marinai che fanno dei segnali.

— Hanno dei Mauser?...

— Sì, amico.

— Andiamo loro incontro. La detonazione è echeggiata verso il sud e noi marceremo in quella direzione.

— Rispondendo?...

— Credo che sia pericoloso sparare tanti colpi di fucile. Forse gl’insorti di Pardo, accortisi della mia fuga, possono trovarsi in questi dintorni.

— In marcia! — disse Cordoba, risolutamente. — Sarà però difficile dirigersi con questa oscurità!... Per mille balene!... Non ci si vede al di là della punta del naso.

— Il cielo si è coperto e temo che prima dell’alba scoppi qualche furioso uragano, signore.

— Non ci mancherebbe altro!...

— Non inquietatevi; so dove esiste un ottimo rifugio. Venite, signore... Ah!... Un altro sparo!... Buon segno!... Questi colpi di fuoco ci serviranno di guida. —