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Pagina:Salgari - Nel paese dei ghiacci.djvu/224

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capitolo ix.

Il naufragio.


Q

uell’ice-berg, che il nebbione fino allora aveva tenuto nascosto, doveva avere delle dimensioni veramente enormi, poichè i suoi margini non si potevano distinguere e l'ice-blink si rifletteva ad un’altezza straordinaria.

Doveva essere una vera montagna situata in mezzo a qualche grande banco o attaccata al margine di un pack o forse di un ice-field, poichè anche ad una grande distanza se ne scorgevano i riflessi.

La Shannon non era più in grado di evitarlo. La più fulminea manovra sarebbe riuscita inutile a così breve distanza e con quel ventaccio che impediva o almeno ritardava il cambiamento della velatura e quelle onde che scrollavano furiosamente la piccola nave.

Mastro Tyndhall aveva scorto l’ice-berg quasi nel medesimo momento in cui i suoi uomini di prora avevano gettato il grido d’allarme.

Impallidì e gli mancò la voce per dare qualsiasi comando, che del resto, come si disse, era affatto inutile,