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Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. I, 1935 – BEIC 1916022.djvu/14

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8 l'istoria del concilio tridentino


in tutto e per tutto il scisma, senza alcun avversario, si può dire, (poiché quei pochi valdesi e calistini non erano in considerazione), liberale nello spendere e donare cosí alli parenti come alli cortegiani e alli professori di lettere, esausti gli altri fonti di onde la corte romana suole tirar a sé le ricchezze delle altre regioni, pensò valersi di quello delle indulgenze.

Questo modo di cavar danari fu messo in uso dopo il 1100. Imperocché avendo poco prima papa Urbano II concesso indulgenza plenaria e remissione di tutti li peccati a chi andava nella milizia di Terra Santa per conquistar e liberar il sepolcro di Cristo dalle mani di maomettani, fu seguitato per piú centenara d’anni dalli successori, avendo alcuni di essi (come sempre si aggiunge alle nove invenzioni) aggiontovi la medesima indulgenza a quelli che mantenessero un soldato, non potendo essi o non volendo personalmente andar nella milizia; e poi, col progresso, concesso le medesime indulgenze e remissioni anco per far la guerra a quelli che, se ben cristiani, non erano obedienti alla chiesa romana. E per il piú erano fatte abbondantissime esazioni di danari sotto li pretesti detti di sopra, li quali però erano poi applicati o tutti o la maggior parte ad altri usi.

Seguendo questi esempi Leone, cosí consigliato dal Cardinal Santiquattro, mandò una indulgenzia e remissione de’ peccati per tutte le regioni di cristiani, concedendola a chi contribuisse danari, ed estendendola anco alli morti, pe’ quali, quando fosse fatta la esborsazione, voleva che fossero liberati dalle pene del purgatorio: aggiongendo anco facoltá di mangiar ova e latticini nei giorni di digiuno, di eleggersi confessore, ed altre tali abilitá. E se bene l’esecuzione di quest’impresa di Leone ebbe qualche particolare poco pio e onesto, come si dirá, il quale diede scandolo e causa di novitá, non è però che molte delle concessioni simili, giá fatte dalli pontefici per l’inanzi, non avessero cause meno oneste e non fossero esercitate con maggior avarizia ed estorsione. Ma molte volte

nascono occasioni sufficienti per produr notabili effetti, e sva-