Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. I, 1935 – BEIC 1916022.djvu/293

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libro secondo - capitolo iv 287


e di tutti li santi dottori; però non conveniva con eccezione alterarla. E riscaldandosi la contradizione, recaderono nella questione che li legati più volte avevano divertita. Questi dicevano che quantunque la Chiesa abbia tollerato l’opinione della Concezione, nondimeno chi ben esaminasse la materia troverebbe che né meno la beata Vergine fu esente dalla comune infezione; e gli altri opponevano che sarebbe stato un condannar la Chiesa che celebra la Concezione come immaculata, e un’ingratitudine derogando all’onor dovuto a quella per il cui mezzo passano tutte le grazie di Cristo a noi. Passarono le dispute a specie di contenzione, e tanto oltre che l’ambasciator cesareo venne in speranza di ottener il suo disegno che la materia non si potesse propor nella seguente sessione.

Ma perché molte cose furono in quell’occasione proposte e fecero venir al decreto che si dirá, il qual diede da parlare, per intiera intelligenza del tutto è necessario dal suo principio narrar l’origine di questa controversia.

Dopo che l’impietá di Nestorio divise Cristo, facendo due figli e negando che il generato dalla beata Vergine fosse Dio, la Chiesa, per inculcare nella mente dei fedeli la veritá cattolica, introdusse di replicarla frequentissimamente nelle chiese, cosí di oriente come di occidente, con questa breve forma di parole: in greco Maria Theotocos, in latino Maria mater Dei; il che, instituito in onore di Cristo solamente, pian piano si comunicò anco alla Madre, e finalmente fu ridotto a lei sola. E per la stessa causa, quando furono frequentate le immagini, si dipinse Cristo fanciullo in braccio della Vergine, per rammemorare la venerazione a lui dovuta anco in quell’etá: passò nondimeno in progresso la venerazione della Madre senza il Figlio, restando egli nella pittura per appendice. Li scrittori e predicatori, massime contemplativi, tratti dal torrente del volgo che molto può in queste materie, tralasciato di parlar di Cristo, a concorrenza inventarono nove lodi ed epiteti e servizi religiosi, tanto che circa il 1050 fu anco instituito un officio quotidiano, distinto per sette ore canoniche, alla beata Vergine,