Pagina:Savonarola-Poesie-(1862).djvu/41

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U’ son, oimè, le gemme1 e i fin diamanti?2
     U’ son le lampe3 ardente e i bei xafiri?4
     O gran pietade,5 o lacrime, o sospiri!
     U’ son le bianche stole6 7 e i dolci canti?8
     U’ son or mai le corna9 e gli occhi santi,10
     Le zone11 d’oro, e i candidi destrieri12,
     Tri, quatro e cinque altieri,13
     E le grande ale,14 l’aquila,15 e ’l leone?16
     A pena che ’l carbone17
     Si trova caldo fra lo ignito inchiostro.18
     Mostratime, vi prego, il pianto vostro!

  1. Li Santi, pieni di virtute.
  2. Li iusti omini, fortissimi in tutte le tribulazioni.
  3. I dottori caritativi.
  4. Li contemplativi.
  5. Perchè non se trovano al tempo nostro.
  6. * L’autografo, stolle.
  7. Le vergine sante.
  8. Di santi chierici.
  9. Li santi vescovi mitrati del novo e vechio Testamento, co’ quai ventilavano tutto el mondo, vincendo li inimici.
  10. I doni del Spirito Santo, o li Profeti.
  11. Li continenti e casti.
  12. I predicatori intrepidi in guerra.
  13. Li dodice Apostoli, li quali predicorno la fede de la Trinità per le quatro parte del mondo alli omini carnali, che si dilettavano ne li cinque sentimenti del corpo.
  14. La contemplazione del novo e vecchio Testamento, o vero la potestà spirituale e temporale.
  15. El clero contemplativo.
  16. Lo imperio Cristianissimo.
  17. Li religiosi, che sono nel foco de le cose sante, e sono mancati di caritate, e denigrati fra le Scritture sante et ignite, e sono fatti tepidi.
  18. ** L’autografo, inchostro.