Pagina:Scarselli - Nelle solenni esequie del celebre filosofo e medico bolognese Giacomo Bartolomeo Beccari - 1766.djvu/24

Da Wikisource.
24

(17) I Maestri del Beccari nello studio delle varie Matematiche discipline furono, sino dal 1699 il Dott. Domenico Pasi, indi il Dott. Vittorio Francesco Stancari, poscia il Dott. Antonio Leprotti da Correggio, che fu Medico dei due Sommi Pontefici Clemente XII., e Benedetto XIV., e finalmente il Dottor Francesco Zanotti. Mazzuch.

(18) Fu eretta nel 1737 la Cattedra di Chimica nello Studio, come dal Sen. Cons. de’ 16 Nov. 1737, e vi fu destinato nel seguente anno il Beccari colla riserva dell’onorevole titolo di Lettore ordinario di Medicina, come da Rotoli di detto anno, e presso il Mazzuchelli al §. Circa quel tempo etc.

(19) Si sono in questo luogo accennati soltanto gli scritti, i consulti, e le curazioni del Beccari; ma ognuna di queste parti è bastevole a dimostrare, quanto ei valesse sì nella teorica, che nella pratica Medicina. Vedi il Mazzuch. al §. Fatta la funzione etc. e al §. Cominciò etc.

(20) Vedi il Mazzuch. al §. Correva nell’anno 1718. etc.

(21) Fece la funzione della pubblica Notomìa con grandissimo applauso l’anno 1719. Mazzuch al §. suddetto = Correva etc.

(22) Delle molte Opere dal Beccari composte si legge un Catalogo sul fine delle memorie predette del Mazzuchelli; ond’è superfluo di quì riprodurlo.

(23) Vedi il num. VI., e VII. del predetto Catalogo, e la Nota 9. presso il Mazzuchelli. Per la edizione di quest’aureo trattato compose, ed inviò l’Oratore da Roma al Sig. Beccari un Sonetto, che ora, a giusta commendazione di esso, non giudica improprio di trascrivere =

Ampio, e fertil cammino, ove la pura
     Filosofia de’ sacri ingegni è duce!
     Avventurata diligenza, e cura,
     Che d’uno in altro calle al ver conduce!
Quì s’applaudon tra loro Arte, e Natura;
     Che questa infonde e crea, quella produce
     In varie guise, e sulla faccia oscura
     Desta de’ Corpi ardente e viva luce.
E già lo suol delle micanti cose
     A TE si volge, e dell’onor novello
     Meravigliando, ti ringrazia, e dice:
Noi splendiam tua mercè; ma TE felice,
     Di cui null’altro mai lume più bello
     O formò la Natura, o l’Arte espose!

(24) Quì si parla del Sig. Francesco Maria Galli Bibiena di Filosofia, e Medicina Dottore, e pubblico Professore di Medicina in questa Università, discepolo per singolar maniera distinto, ed amato dal Sig. Beccari; il quale nella sua testamentaria disposizione gli lasciò tutta la ricca e preziosa suppellettile de suoi Mss., oltre ai Li-


bri