Pagina:Scherzi morali del prof. Francesco Rapisardi, Catania, Pastore, 1868.djvu/57

Da Wikisource.

VO’ FARE ALL’AMORE


Le mie care ragazze, io vi saluto,
     Eccomi un’altra volta insiem con voi.
     Oh! se sapeste ormai che ho risoluto!
     Ho risoluto di far d’oggi in poi,
     (Di non averlo fatto ho dolore)
     Di far sin d’oggi in poi sempre all’amore.
No, nol vo’ far con voi, non mi ci metto,
     Non mi ci metto a stuzzicar le belle,
     Che son piene d’orgoglio e dispetto,
     E spesso, spesso fan le sgarbatelle,
     Perchè, fidando nella lor beltà,
     Van sicure che ognun le adorerà.
Perdonate, le mie care donnette,
     Se dissi qualche cosa, che vi spiace,
     Ma da mia parte non ci ho messo un’ette.
     E a mentir, daddover, non son capace,
     Amante caldo della veritate
     Ho detto quel, che tutto dì voi fate.
Or dunque ad ascoltar qui resti ognuna,
     Nella scuola d’amor tento educarvi,
     E se m’ajuta un poco la fortuna,
     L’amor vero qual sia cerco mostrarvi.
     Scandalizzar non vo’, tolgalo Iddio!
     Madri venite, qui vi voglio anch’io.
Bella, ma di beltate sovrumana,
     È questa donna, che m’ha preso il core.
     Come che in ver non sia cosa assai strana
     Che accenda in me qualunque donna amore,
     Non crediate però che non sia rara
     La beltà della donna a me sì cara.