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parte terza. 145

delle immagini ingrandite di piccoli oggetti trasparenti. Si pone una lampada al foco di un riflettore concavo A,

Fig. 41.

questo riflette la luce sul condensatore B, da cui la luce viene concentrala sull’oggetto trasparente posto in V. Avanti a questo oggetto, che è fortemente illuminato, sta la lente C ad una dii stanza un po’ più grande che la sua distanza focale principale. I raggi trasmessi da questa lente producono ad una conveniente distanza una immagine ingrandita dell’oggetto. L’ingrandimento è quello che abbiamo già prima d’ora insegnato, cioè, se l’immagine è 10, 100 volte più lontana dalla lente che l’oggetto, l’ingrandimento sarà 10, 100 volle quello deH’oggetto.

Camera solare. — Invece di una luce artificiale per copiare oggetti trasparenti, trovasi maggior vantaggio nel far servire i raggi solari stessi, che sono capaci di illuminare l’oggcllo a copiare in grado molto più grande. In questo caso la camera copiatrice richiede di essere leggermente modificata nella sua forma da quando in essa si fa servire la luce artificiale, ed allora essa prende il nome di camera solare.

Quella camera di questo genere, che sembra avere ottenuta l’approvazione degli ottici e dei fotografi a preferenza di ogni altra è senza dubbio la camera solare di Woodward. Questa camera dà il modo di produrre, con un oggettivo detto di mezza lastra ed una prova negativa di un ritratto della grandezza di un quarto di lastra, una immagine positiva in grandezza naturale sopra carta rivestita di cloruro di argento, e lo spazio di tempo necessario per produrre una sufficiente impressione sopra questa carta varia da due minuti ad una mezz’ora, secondo il maggiore o minore ingrandimento. Ecco la figura di

40 Fotografia.