Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/323

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negative su albumina. 301

si faccia un secondo segno nel punto della linea verticale che è coincidente colla superficie dell’acqua, e si scriva 20. Si continui sino ad avere il numero di divisioni che si vuole. In questo bicchiere così graduato una divisione rappresenta il volume di 10 centimetri cubi, epperciò se si suddivide in 10 parti eguali, questa divisione, ogni suddivisione rappresenterà il volume di un centimetro cubo, ossia di un grammo di acqua. I diamanti a scrivere sul vetro sono diversamente montati da quelli a tagliare il vetro. Essi sono estremamente utili, e si trovano in vendita presso i negozianti di oggetti di vetro.


Operazione II.

Albuminare le lastre di vetro.

Il vetro da preferirsi per quest’operazione è certamente il così detto cristallo, o vetro da specchi, per la sua grande purezza e per la sua uniformità di spessore e di superficie. Il fotografo taglierà con un diamante le sue lastre della precisa dimensione richiesta dalla grandezza dei quadri della sua camera oscura, e dopo di averle tagliate passerà sui loro orli una piccola lima di ferro, oppure una cote per levare gli spigoli taglienti lasciati dal diamante.

L’applicazione dell’albumina sul vetro si può dividere in due parti principali: 1° Ripulimento della lastra; 2° Spargimento dell’albumina sulla lastra ripulita.

Ripulimento della lastra. — Se la lastra di vetro è nuova, non ha mai servito, lavala con acqua, ed asciugala con tovagliuolo. Poni la lastra così lavata ed asciugata in una tavola ben piana e spiravi sopra il tuo fiato, il quale condensandosi sulla lastra la ricopre di umido. Ora col mezzo di un pannolino fino e ben pulito strofina con forza la lastra, onde levare il sucidume aderente al vetro. Ma per allontanare ogni sostanza grassa che potesse ancora rimanere sul vetro, inumidisci leggermente un altro pannolino con alcool e con ammoniaca liquida, e con esso stropiccia in tutti i sensi la lastra. Finalmente termina l’operazione continuando semplicemente lo stropicciamento con un terzo pannolino ben pulito cui nulla si aggiunse.