Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/471

Da Wikisource.

prove positive. 449

semplice di quella che consiste nel tonnare la prova positiva. Ma la cosa non è così. L’immagine non essendo debitrice della sua formazione che agli ostacoli incontrali dai raggi luminosi nel loro passaggio a traverso della prova negativa, egli è evidente che essa non potrebbe tollerare la libera azione della luce senza confondersi e sparire in breve spazio di tempo in mezzo ad una tinta nera continua ed uniforme.

L’immagine positiva ottenuta nella macchina a copiare ha dunque ancor bisogno di venir fissata, di venir resa permanente ed inalterabile contro l’azione della luce.

Ciò non si può ottenere in altra guisa che trattando la prova con sostanze che abbiano la facoltà di sciogliere il cloruro di argento rimasto intatto, o quanto meno di modificarlo così fattamente da renderlo inattaccabile dai raggi luminosi, insensibile alla loro azione riducente.

L’iposolfito di soda in soluzione nell’acqua, che noi abbiamo trovato essere di un ottimo uso per fissare le prove negative, è un energico dissolvente del cloruro d’argento, epperciò esso è la sostanza a cui generalmente si ricorre nella fissazione delle prove positive.

Ma l’iposolfito di soda, mentre spiega sulla prova la sua azione solidificante, ha per effetto di alterare, di degradare la bella tinta neroviolacea che riceve il disegno nel torchietto a copiare, e di convertirla intieramente in color bruno ocraceo, assai triste.

Dunque l’immagine positiva oltre alla sua fissazione richiede anche di venire ristorata nelle sue tinte, di venir resa di un coloramento più bello, più artistico di quello che il solo iposolfito fissatore sia capace di comunicarle.

Per poter ottenere questo cambiamento sul colorilo della prova si deve esporre il disegno all’azione di materie che reagiscano sopra dell’argento revivificato che dà origine aU’immagine, che si uniscano in intima combinazione con esso, formando un composto più intensamente colorato nel modo che più conviene.

Il solfo e l’oro, ecco le materie che sono principalmente capaci di produrre questo effetto.

Il solfo viene fornito dall’iposolfito medesimo. Basta acidificare leggermente questo sale per mettere in libertà dell’acido iposolforoso, oppure modificarlo coll’aggiunta di altre particolari

Foiogrifia.