Pagina:Sentenza Tribunale di Milano - Caso Mills.djvu/172

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È stata recuperata anche una successiva mail del 21 febbraio 2005, in cui la medesima richiesta veniva rivolta al ex direttore di Struie, Mayer: “ … i magistrati italiani che indagano sul sig. Berlusconi (di cui sono stato l’avvocato) pensano che lui mi abbia elargito una grossa somma di denaro … Gli stessi magistrati hanno determinato l’apertura di una indagine sulle mie questioni fiscali in Gran Bretagna. Ho bisogno di dimostrare che un paio di pagamenti sono partiti da Struie (il che è facile da dimostrare visto che compaiono sugli estratti conto). Mi potrebbe aiutare anche se lei potesse confermare che (come mi ha detto Heimo) Struie è in corso di liquidazione e non ha rivendicazioni nei miei confronti”.

Il 28 febbraio 2005 Mills scriveva nuovamente a Mayer, comunicandogli “di essere riuscito a ridurre ciò che mi serviva da lei alla conferma dei due pagamenti effettuati dal conto di Struie a mio favore. Le sarei molto grato se potesse chiamarmi o farmi avere il suo numero di telefono così da poter risolvere la cosa velocemente”.

Il successivo silenzio informatico degli interpellati (eventuali incontri o comunicazioni telefoniche certo non si possono escludere), dovuto a quanto riferito da Quaderer, e cioè al fatto che veniva richiesta attestazione di operazioni inesistenti, induceva Mills a scrivere quasi due mesi dopo (il 18 aprile 2005) a Sue Mullins: “… Non riuscirò ad ottenere niente da quelli del Liechtenstein – gli italiani gli stanno addosso – quindi dovremo trovare un modo per dargli la dichiarazione che riguarda Struie. Il mio avvocato si incontra con Diego questa settimana, ma temo che mi manderà al diavolo, visto che i pubblici ministeri italiani gli stanno rendendo la vita molto difficile per le indagini sul pagamento di Bernasconi. Questa è stata di gran lunga l’idea più stupida del 2004”.

Si è già ricordato il contenuto di altre mail scambiate con Mullins (che il 28 ottobre 2004 scriveva “bisogna stare attenti a come si parla di Struie”, oppure lamentava il gran numero di “revisioni” della lettera da mandare al fisco aggiungendo “Non ho ancora rintracciato il conto extra di CIM”).

E quindi ulteriori valutazioni del comportamento della fiscalista non sono necessarie.


Va anche segnalata – e posta in relazione a quanto verrà nel prosieguo analizzato in ordine sia ai conti di Struie, sia alla deposizione di Marrache, esaminando le consulenze – una precedente mail recuperata dalla memoria del computer di Mills, indirizzata a Benjamin Marrache il 25 novembre 2004: “… potrebbero farti delle domande su un paio di transazioni del 1997. E’ importante collaborare al massimo con ogni richiesta ti venga fatta. Le transazioni in questione sono l’invio a tuo favore di 1.616.780,68 $ il 21 ottobre del 1997 da un conto a mio nome presso la CIM Banque Ginevra, e un ritorno di 1.621.284,86 del 30 novembre sul conto di Struie Holdings Limited sempre presso la CIM Banque. La seconda [NTD cifra] era per ordine di Jawer (Gibilterra) la qual cosa è