Pagina:Sentenza Tribunale di Milano - Caso Mills.djvu/340

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Italia, voleva che io custodissi quella somma, proveniente da una struttura di trust nelle Bahamas”. Da quanto si è visto, è di tutta evidenza che l’attività di Mills non corrispondeva affatto a quanto Attanasio aveva disposto: se anche si volessero ritenere le anomalie compatibili con l’intenzione di occultare alle autorità fiscali e giudiziarie italiane la provenienza del denaro conferito da Attanasio a Mills, ancora una volta si deve ribadire che, come si è detto parlando dell’Hadrian Trust (capitolo 2.8 della consulenza del 6 febbraio 2006), le disposizioni di Attanasio erano quelle di trasferire le attività del trust da Guernsey alle Bahamas, non certo quelle di operare sul suo patrimonio confusioni così articolate con patrimoni altrui.

Ma veniamo al cuore del problema.

I consulenti della difesa hanno profondamente rimarcato che “i $ 600.000 oggetto della lettera del 2 febbraio 2004” inviata da Mills a Drennan “originano dalla rimessa di $ 2.050.000 proveniente da Mees Pierson Bahamas” (così, in estrema sintesi, il consulente della difesa Mills, a pagina 15 della relazione) e che “la somma di 600.000 dollari, confluita sui conti personali di David Mills, trae interamente origine dalle operazioni imprenditoriali riconducibili integralmente a Diego Attanasio” (così la consulente della difesa Berlusconi all’udienza del 21 novembre 2008, pagg.12-13).

Ritiene il collegio che tali conclusioni non riflettano l’articolatissimo svolgersi dei passaggi attraverso i quali Mills, con la stretta collaborazione di Marrache, ha inserito, travasato, occultato, trasferito nei vari conti correnti, conti deposito, conti clienti, trusts, le somme di volta in volta gestite.

In primo luogo, come le stesse difese convengono, l’operazione concernente l’acquisto e la successiva rivendita della motonave Ravello da parte della società International Subsea Services non ha nulla a che fare con la fonte della rimessa di USD 2.050.000: sul punto, si richiamano le considerazioni precedentemente svolte nei capitoli 2.4 della prima consulenza del P.M. e 2.1.2 della seconda e anche poco fa riassunte in nota.

I consulenti della difesa insistono, in particolare, nel considerare:

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che gli accrediti intervenuti nel settembre 1996 su Hadrian Trust derivano esclusivamente da pregressi investimenti azionari effettuati da Attanasio tramite le società Dendor Investments, Finanziaria Mesa e Diamar (e ciò è vero: si veda l’analisi del capitolo 2.8 della prima consulenza del P.M.);