Pagina:Serao - Cristina, Roma, Voghera, 1908.djvu/147

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sacrilegio 145


— A lei tu scrivevi ogni giorno ed a me, mai — diceva Teresa.

— A lui tu hai dato le due treccie dei tuoi capelli e a me nulla — diceva Guido.

— Tu hai passato sei mesi, passeggiando la notte sotto le sue finestre e con me niente — diceva Teresa.

— Tu hai passato tre anni in casa sua e da me non un minuto — diceva Guido.

Rinascevano i ricordi, assidui, angosciosi, mescolandosi stranamente al presente.

— Io voglio che mi chiami Ninì, come chiamavi l’altra — diceva Teresa, ostinandosi, diventando malvagia.