Pagina:Serao - Vita e avventure di Riccardo Joanna, Milano, Galli, 1887.djvu/141

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la grande giornata. 131

giungendo qualche virgola, rifacendo qualche lettera male scritta, numerando le cartelle, piegandole in due, come aveva visto degli originali di altri scrittori.

“Che bella cosa saper scrivere!” disse sospirando Brandi, che aveva ammirato tutta quella mimica.

“Peuh! non è una gran cosa,” fece l’altro, con disprezzo.

“E con questo articolo, quanto guadagni?”

“Non so bene: secondo la misura,” rispose Joanna, parlando a caso.

I due impiegati si avviarono per Montecitorio: a Piazza Colonna incontrarono il direttore del Baiardo che scendeva con un paio di amici, per far colazione da Morteo. Riccardo Joanna fece un gran saluto, che gli fu reso con molta gentilezza.

“È il direttore,” spiegò poi a Brandi, “e va a colazione.”

“Ah! bravo,” faceva l’altro, come se quelle notizie lo facessero penetrare nella vita intima del Baiardo; “e quelli altri chi sono?”

“Amici politici del giornale: ma io li conosco poco, capirai....”

“È naturale, è naturale,” diceva Brandi, tutto pieno di maraviglia.

Salirono all’ufficio. Senza scomporsi Joanna