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piccolo. | 9 |
il suo piatto di maccheroni a metà, per non mancare.
“Mettetevi il berretto, e andiamo, signorino don Riccardo.”
“Posso andare anche solo: so la strada!”
“Madonna, potete capitare sotto a una carrozza!”
“Vado sul marciapiedi.”
“Nossignore, ho promesso a papà di accompagnarvi.”
Egli posò un berretto grazioso sui riccioli castagni e se ne andò per il vicolo dei Pellegrini, raccontando a Marianna le meraviglie di Giroflè—Giroflà, che aveva visto la sera prima, al Circo Nazionale, il nero Mourzouck, i pirati e la vampa del punch, acceso nella zuppiera. La serva lo ascoltava, esclamando ogni tanto:
“O Gesù, o Gesù!”
Innanzi alla tipografia del Tempo, nella piazzetta dei Bianchi, incontrarono Peppino, un ragazzotto tipografo.
“Peppì, vai all’ufficio?” domandò il piccolo Riccardo con aria d’importanza.
“Sissignore, porto le bozze a papà.”
“Ah! va bene,” fece Riccardo, tutto soddisfatto.
Ora camminavano in tre, la serva col suo passo di anatra grassa, il bimbo sottile e snello