Pagina:Serao - Vita e avventure di Riccardo Joanna, Milano, Galli, 1887.djvu/31

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piccolo. 21


“Volete tagliare, signorino?” esclamò il tagliatore, con un moto di entusiasmo.

E gravemente, stringendo le labbra, Riccardo afferrò le cesoie e si diede a tagliare le fasce.

“Quante saranno le fasce, Francesco? Un milione?”

“Sono tremila.”

“Più di un milione?”

“Meno.”

“Tu non sai leggere?”

“No, signorino.”

“E non sai a chi vanno queste fasce?”

“Non lo so.”

“Non vorresti saperlo?”

“Che me ne importa?”

“È vero, che te ne può importare?” soggiunse il bimbo, col suo tono di persona ragionevole.

Ma le cesoie gli stancavano le piccole dita, le depose. Una voce di fuori lo chiamò.

“Riccardo?”

“Eccomi.”

Fuori vi era il cronista, un giovinottone lungo e magro magro, con le spalle curve, il collo esile, le guance rossastre del tisico: un Veneziano dalla dolce pronuncia, dai modi dolcissimi, perduto in quel vasto Napoli, tossicchiante appena veniva l’autunno, povero, sem-