Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/115

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novella xxii 115

alla colla. Zaccagna confessò i furti fatti e il modo di tali furti Lo podestà, avendo la esaminazione, fermo, più presto potéo il preditto Giuda o vero Zaccagna come falsario fe’ ardere, ristituendo a Pitullo la sua pecunia. E così finìo».

Ex.º xxii.