Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/359

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novella lxxxii 359

Castagna dice: «Da Pistoia sono e vo verso Bologna per andare a Verona». Li malandrini diceno: «Se ti piacesse, noi verremo volentieri teco però che abiamo andare a Bologna per alcune faccende». Castagna, che li vede, parendoli persone dabene, et anco vedendo forte nevicare, disse: «La vostra compagnia m’è molto cara».

E mossi, coloro incomincionno a intrare in novelle con Castagna, dicendoli se lui facea lo giorno alcuno bene. Castagna risponde: «Io ho sempre in uso di dire uno paternostro et una avemaria per amor di san Giuliano, acciò che Dio mi dia lo giorno buon viagio e la notte bono albergo». Coloro disseno: «E noi dichiamo il vangelostro e tutta la quaresima, e siamo di sì buona pasta che quello vegghiamo non ci pare sia nostro se noi non l’abbiamo in mano». Castagna dice: «Or cosìe si vuol fare». E mentre che caminano e’ malandrini diceno tra loro: «Ogi si parrà se costui ara buono viagio et anco come stasera trovorà buono abergo»; però che aveano intenzione di rubarlo e lassarlo in quella neve. Et acostatisi a Castagna, disseno: «Deh, messer, diteci se mai v’avenne che il di ch’avete ditta l’orazione di santo Giuliano se mai aveste mal viagio e cattivo abergo». Castagna dice: «No, mai». Li malandrini disseno fra loro: «A uopo li sarà venuto l’orazione prima che da noi si parta!»

E come funno presso al castello del vescovo di Bologna, in uno passo scuro, quasi l’ora di compieta, li malandrini dienno di grappo alla briglia del cavallo di Castagna, dicendoli: «Se ti muovi se’ morto!» Lo fante di Castagna, che vede prendere il signore, dato delli speroni al cavallo, subito si partìo et al castello del vescovo si ridusse non spettando né aitando il signor suo. Li malandrini dispuoseno Castagna del cavallo, e’ denari che a dosso avea, con tutti i panni (eccetto la camicia e la mutanda li lassarono) e tutte l’altre cose rubonno e quine innella nieve che nievicata era et in quella che di continuo nievicava lo lassonno, dicendo: «Elli si morà da se medesmo senza che noi l’uccidiamo». E partensi colle cose.

Castagna nudo rimaso, la notte venuta, andava per la nieve tremando, faccendo della bocca come fa la cicogna col becco e quasi