Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/408

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LXXXXIIII


L>a dilettevole novella condusse la brigata allegra a Sant’Angelo, dove il preposto comandò che li stormenti tutti si comincino e fine che da lui altro non sará comandato si seguano. La cena ordinata, li stormenti canti e balli cominciati, si denno sommo piacere; e fine a l’altro giorno dormirò.

Dove la mattina il preposto comandò a l’autore che una novella dica fine a Scariotto, dove Giuda trovato fu, l’autore disse: «Volentieri»; e disse: «A voi, arcatori di parole che con falsità le genti grosse ingannate; a voi, donne et omini materiali, che vi lassate tristamente ingannare e quella che con fatica lavorate perdete, ad exemplo dirò una novella per lo camino che a fare abiamo, in questo modo:

DE MALVAGITATE HYPOCRITE

Di frate Bonzeca ipocrito arcatore di parole: con certe malizie ingannava le povere persone.

N>ella terra d’Ascoli al tempo di papa Johanni Quarto fu uno bizocco ipocrito et arcatore di parole nomato fra’ Bonzeca, omo d’ogni cattiva vita; e secondo l’opere suoi costui dovea esser uscito di quel mal sangue di Giuda Scariotto. E perché mi pare che fine a Scariotto sia buona e lunga via, penso che la brigata a mezzo il camino si vorrà rinfrescare; e pertanto del ditto fra’ Bonzeca e per oggi du’ novellette <dirò>, e questa d’ora sarà l’una, e poi doppo i’ rinfrescamento dirò l’altra.

Essendo questo fra’ Bonzeca vestito in abito di frate noman-