Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/436

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C


Giunta la brigata a Raganato, cenarono con darsi piacere di suoni e canti fine che a dormire n’andarono.

La mattina levandosi, il preposto a l’altore comandò che una novella dica fine che a Ancona giungeranno. L’altore per ubidire rivoltosi alla brigata disse: «A voi, donne religiose le quali per apetito disonesto la castità promessa rompete, ad exemplo dirò una novella che messer Johanni Boccacci narra, in questo modo, cioè:

DE MALITIA HOMINIS

In Firenze era uno monestero di donne: 8 giovane et una badessa giovana.

Innelle contrade di Firenza era et anco è uno monesterio di donne assai famoso per la loro santità (lo quale non nomerò per non diminuire in parte la loro fama), innel quale erano otto monache giovane con una badessa assai giovana, le quali per loro ortolano aveano uno omicciuolo assai simplici. E non contentandosi del salario che a lui dato era, fatto conto e ragione col castaido delle monache, a Lamporecchio, d’onde elli era, ritornò.

Il quale tra li altri lietamente fu ricolto da uno giovano forte e robusto (essendo omo di villa), con viso assai piacevole, il cui nome era Muscacchio. Domandando quello, che Muto avea nome, d’onde era venuto che tanto tempo stato era senza ritornare, disse come era stato innel tale monisterio lavorando l’orto, et alcuna volta atingea loro dell’acqua et andava al bosco per legna: «Di che dandomi pogo salario, et anco perché mi paiono tanto