Pagina:Severi - Elogio città di Arezzo.djvu/4

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può esserlo. Adesso è da considerare che mentre le città antiche spesso riduconsi a screditare colle informi rovine la tradizione della passata magnifecenza, le recenti poi comunque in lustro s’accrescano, del venerato aspetto della vetustà i piccioli e spregievoli principj loro a decorare non giungono; Arezzo, ciò che di poche altre interviene, ed è dall’infausta condizione delle prime col suo presente prosperare lontana, e d’altronde tu non solo non ne trovi l’origine, ma neppure così appressarviti puoi che nella debolezza de’ suoi esordi tu la sorprenda: Quasi il Cielo a vie meglio colla coscienza di una fama immemorabile alle virtuose opere accenderla, abbiali a bella posta fra le tenebre dell’età ravviluppati, ed ai profani curiosi occhi sottratti. E acciò nelle mie parole, non sia desiderata ogni autorità della storia, dalle prime distinte testimonianze tramandate intorno ad Arezzo, sino ai tempi da noi non remoti la verrò interrogando. Fatto principio dai Latini Scrittori1: Se la Romana Repubblica ne trionfi già adulta di costernazione colmavasi al sorgere di intestine discordie in Arezzo, se reputavala una delle principalissime Città Etrusche, se anzi la pace e la guerra in quel paese di pendere dal suo esempio non dubitava; dal timore dell’una io la potenza dell’altra misuro, e da questo volontario ossequio degl’Etruschi vedo attribuirsi ad Arezzo il primato della militare prodezza. E ad ottenerlo quante azioni non doverono abbi-

  1. Livio lib. 10. an. 488. lib. 10. an 451. lib. 27. an. 541.