Pagina:Sino al confine.djvu/225

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La sua breve convalescenza passò così, in un’alternativa di speranze, di rimorsi e di inquietudini. Provava la desolazione taciturna del contadino davanti al suo campo devastato dalla tempesta; ma come il contadino non malediva l’uragano devastatore. Suo malgrado le parole stesse del suo ex-confessore le risalivano dal profondo del cuore: «i voleri di Dio sono imperscrutabili». A momenti si ribellava, rivolgeva a sè stessa domande che altre volte l’avrebbero colmata di terrore, ma le sue risposte erano vaghe, timide, non convincenti. Certe volte si esaltava, pensava di rifare tutta la sua vita, come appunto il contadino rovinato pensa di coltivare più intensamente il suo campo. I suoi istinti femminili cercavano di sollevarsi, ma ricadevano, piegati dal poso dell’abitudine, prima ancora che ella avesse formulato a sè stessa i suoi desideri. Un giorno cominciò a desiderare ardentemente un figlio: ma un’altra massima religiosa: «i peccati dei padri ricadono sui figli» destò subito le sue apprensioni.

Guarita completamente riprese le abitudini dei primi giorni. Andava in chiesa, e un giorno si confessò. E disse di aver tro-