Sotto misere spoglie il ciel nasconde;
Nè a te fia dato, posseder cotanto.
Segui pure il sentier, di gemme sparso
Ma sul tuo capo romba e minaccia 20Maledizion di Dio per te ribelle!
Ti lascia senza fren, senza rimorso
Perchè t’attende più terribil laccio.
Mira tua fronte baldanzosa e trista
Che già s’incurva, e di color si cangia: 25Rughe profonde, segnano vicino
Il fine del tuo vivere, arrogante;
Ira e dispetto l’anima t’invade;
Cangiar vorresti, ma non è più tempo!
Da tuoi lontano un male ti sorprendi 30E all’umile Pastor, chiedi soccorso;
Quel misero a te corre e ti solleva
Perchè nel petto serba un cor cristiano;
Ma tu sovvienti, o anima dannata,
Che a quella creatura a te simile, 35Altra fiata gli hai sputato in volto
Come fecero a Cristo i malfattori.
Così spira la trista fra le braccia
Di chi tanto vivendo ha disprezzato.