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76 marsilio ficino



Capitolo VIII

De le virtù d’ amore


E quelle cose che Agatone tratta de le quattro virtù, sono poste per significare la bontà dello Amore: e prima lo chiama giusto: perchè ove è intero e vero Amore, ivi è scambievole benivolenzia: la quale non patisce che si faccia ingiuria di fatti o villania di parole.

Egli è tanta la forza di questa Carità, che ella sola può conservare la generazione umana in tranquilla pace. E questo non può fare Prudenza, Fortezza, Forza di armi, o di leggi, o di eloquenzia: se già la Benevolenza non l’aiuta. Chiamalo dipoi Temperato, perchè egli doma le cupidità disoneste. E questo è che cercando lo Amore essa Bellezza, la quale consiste in un certo ordine e temperanza, egli ha in odio le vili e immoderate concupiscenzie: e fugge sempre i gesti che non sono onesti. Il che da principio trattò Giovanni assai. Ancora dove regna lo Amore, tutte le altre cupidità si sprezzano. Aggiunse fortissimo, imperocchè nessuna cosa è più forte che l’audacia: e nessuno con più audacia combatte che lo Amante per lo amato. A gli altri Dii: cioè agli altri Pianeti. Marte è superiore di fortezza, perchè egli fa gli uomini più forti. Conciosia che quando Marte posto nelli angoli1 o nella seconda, o vero nella ottava casa delle geniture, minaccia i nati di casi infelici. Venere spesse volte venendogli congiunta od opposta, o ricevendolo o guardandolo di aspetto sestile, o trino, ammorza (per dir or così) la malignità di quello. Marte nella natività dell’uomo signoreggia,


  1. Quando enim Mars in angulis coeli, vel secunda nativitatis domo, vel octava constitutus nascenti mala poriendil, Venus saepe coniuctione sua vel oppositione, vel receptione, aut aspectu sextili aut trino, Martis ut ita dicamus, compescit malignitatem.