Pagina:Spaccio de la bestia trionfante 1863.djvu/32

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la voluttà conseguente dai frutti di quella, e per odio e tema de la contraria deformità e dispiacere.

Questo s’intende accettato e accordato da tutti e in tutti i dei, quando le virtù e potenze de l’anima concorreranno a favorir l’opera e atto di quel tanto, che per giusto, buono e vero definisce quell'efficiente lume, che addirizza il senso, l’intelletto, il discorso, la memoria, l’amore, la concupiscibilità, l’irascibilità, la sinderesi, l’elezione; facoltà significate per Mercurio, Pallade, Diana, Cupido, Venere, Marte, Momo, Giove ed altri numi.

Dove dunque era l’Orsa, per ragion del luogo, per esser parte più eminente del cielo, si propone la Verità, la quale è più alta e degna di tutte le cose, anzi la prima, ultima e mezza; perchè ella empie il campo de l’entità, necessità, bontà, principio, mezzo, fine, perfezione: si concepe nei campi contemplativi metafisico, fisico, morale, logicale; e con l’Orsa discendeno la deformità, falsità, difetto, impossibilità, contingenza, falsità, ipocrisia, impostura, fellonia. La stanza de l’Orsa maggiore, per causa da non dirla in questo luogo, rimane vacante. Dove s’obliqua ed incurva il Drago, per esser vicina a la Verità, si loca la Prudenza con le sue damigelle Dialettica e Metafisica, che ha circonstanti de la destra la callidità, versuzia, malizia, da la sinistra la stupidità, l’inerzia, l’imprudenza. Versa nel campo de la consultazione. Da quel luogo casca la casualità, l’improvisione, la sorte, la trascuratezza, con le sinistre e destre circonstanti. Di là, dove solo schermisce Cefeo, cade il sofisma, l’ignoranza di prava disposizione, la stolta fede con le serve, ministre e circonstanti; e la Sofia, per esser compagna de la Prudenza, vi si presenta, e si vedrà versar negli campi