Pagina:Spaccio de la bestia trionfante 1863.djvu/82

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66 de la bestia trionfante

generoso parto, che rende testimonio ancora de gli orrendi furti del gran padre nostro, deve partirsi da qua; or provedete voi de la sua abitazione?» — Disse Apolline: «Per esser figlio di Calisto, séguite la madre!» — Soggiunse Diana: «E perchè fu cacciatore d’orsi, séguite la madre! con questo, che non le ficchi qualche punta di partesana a dosso.» — Aggiunse Mercurio: «E perchè vedete, che non sa far altro cammino, vada pur sempre guardando la madre, la quale se ne devria ritornare a l’erimantide selve» — «Così sarà meglio,» disse Giove; «e perchè la meschina fu violata per forza, io voglio riparar al suo danno, da quel luogo rimettendola, se così piace a Giunone ancora, ne la sua pristina bella figura.» — «Mi contento,» disse Giunone, «quando prima l'arete rimessa nel grado de la sua verginità, e per conseguenza in grazia di Diana.» — «Non parliamo più di questo per ora,» disse Giove, «ma veggiamo, che cosa vogliamo far succedere al luogo di costui.» — Dopo fatte molte e molte discussioni, «ivi» sentenziò Giove, «succeda la legge, perchè questa ancora è necessario che sia in cielo! atteso che così questa è figlia de la Sofia celeste e divina, come quell’altra è figlia de l’inferiore, in cui questa dea manda il suo influsso, e irradia il splendor del proprio lume, in quel mentre, che va per li deserti e luoghi solitari de la terra.» — «Ben disposto, o Giove!» disse Pallade; «perchè non è vera, nè buona legge quella, che non ha per madre la Sofia, e per padre l’intelletto razionale, e però là questa figlia non debbe star lungi de la sua madre; e a fin che da basso contemplino gli uomini, come le cose denno essere ordinate a presso loro, si proveda qui in questa maniera, se così piace a