Pagina:Spanò Bolani - Storia di Reggio Calabria, Vol. I, Fibreno, 1857.djvu/14

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INTRODUZIONE

Datur haec venia antiquitati, ut miscendo
sacra profanis primordia urbium
augustiora faciat. Tito Livio.




Principal Nume della teogonia italica era Saturno, e da lui prese nome di Saturnia questa ultima regione, ch’è bagnata dal Tirreno e dall’Ionio, e chiusa dall’istmo tra Sant’Eufemia e Squillace. Ed i suoi abitatori da Opi (terra) moglie di Saturno Opici (terrigeni) si denominarono ad indicare la loro origine autottona. O dal culto ed adorazione del Tauro e del Vitello, simboleggiato nel viaggio di Ercole, o da Nettuno (che anche si soprannominava Tauro, ed era nume tutelare del mare e de’ fiumi) pare che a questi medesimi popoli fosse derivato il nome di Tauronici, o Taurunici e di Vitali; le quali parole poi, coll’elisione della prima consonante, per una proprietà della lingua osca, si pronunziarono Auronici o Aurunci ed Itali. I vecchi Latini però, collo scambio usuale nella loro lingua dell’r in s li dissero Ausonici o Ausoni, donde venne al paese l’appellazione di Ausonia, e da Itali quella d’Italia. Con questi nomi, e con quelli altresì di Enotria e di Esperia era conosciuta da’ Greci la nostra terra; non essendo stato usato il nome di Saturnia che dai soli nativi. Reggio fu pure qualche volta chiamata Nettunia, ed i Reggini per metatesi volgare Taurocini, e Taurocinio il fiume che lambiva la città a mezzodì. Il mare che circondava la Saturnia era detto in quell’età primitiva, parte mare Cronio, che fu poi Ausonio, e finalmente Tirreno, e parte Seno di Rea (Opi) che poscia fu l’Ionio.

Il nome di Enotria, tutto greco, giungeva sino a’ termini della Japigia, e sino a Posidonia per tutta la costa occidentale; ed abbracciava l’Italia, e la Conia. Di qua dall’istmo era Italia, il me-